La guida di Debora

Debora
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Visite turistiche

Il museo archeologico di Cagliari è situato nel quartiere di Castello accanto a Porta Cristina e la Torre di San Pancrazio. Il museo ripercorre la storia antichissima della cultura della Sardegna. Sono esposti al pubblico i reperti risalenti all'epoca del Neolitico Antico, fino alle espressioni artistiche in bronzo e in pietra che caratterizzarono il passaggio all’età del Ferro. Potete ammirare sculture artistiche di alto pregio, come quelle delle statuette della Dea Madre tenute in mano dai defunti nelle Domus de Janas, i celebri bronzetti della prima età del Ferro e i Giganti di monte Prama sculture in pietra che ornavano il cimitero di Monte Prama, nel Sinis.
183 helybéli ajánlásával
Cagliari Nemzeti Régészeti Múzeum
1 Piazza Arsenale
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Il museo archeologico di Cagliari è situato nel quartiere di Castello accanto a Porta Cristina e la Torre di San Pancrazio. Il museo ripercorre la storia antichissima della cultura della Sardegna. Sono esposti al pubblico i reperti risalenti all'epoca del Neolitico Antico, fino alle espressioni artistiche in bronzo e in pietra che caratterizzarono il passaggio all’età del Ferro. Potete ammirare sculture artistiche di alto pregio, come quelle delle statuette della Dea Madre tenute in mano dai defunti nelle Domus de Janas, i celebri bronzetti della prima età del Ferro e i Giganti di monte Prama sculture in pietra che ornavano il cimitero di Monte Prama, nel Sinis.
È situato vicino all'anfiteatro romano, in via Sant'Ignazio da Laconi, 11, Cagliari. Potrete fare una rilassante passeggiata all’aria aperta nel giardino cagliaritano, la cui superficie è di circa 5 ettari. L'orto Botanico sorge su un’area archeologica compresa tra l’Anfiteatro Romano, l’Orto dei Cappuccini (nel quale vi è una cava utilizzata per la costruzione dell’Anfiteatro, in seguito utilizzata come carcere e infine come cisterna) e la cosiddetta Villa di Tigellio, un’area archeologica che presenta i resti di alcune domus romane e di un coevo edificio termale. L’Orto ospita tre cisterne di epoca romana in buono stato di conservazione, di cui una visitabile. Il giardino è ricco di specie floreali rare considerate tra le più belle d’Europa; tra i sentieri verdi dell’orto conoscerete le varie specie di aloe, provenienti dalle regioni semiaride del sud Africa, Madagascar e Arabia, varie piante medicinali e delle piante commestibili, dalle molteplici proprietà e caratteristiche.
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Orto Botanico
11 Via Sant'Ignazio da Laconi
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È situato vicino all'anfiteatro romano, in via Sant'Ignazio da Laconi, 11, Cagliari. Potrete fare una rilassante passeggiata all’aria aperta nel giardino cagliaritano, la cui superficie è di circa 5 ettari. L'orto Botanico sorge su un’area archeologica compresa tra l’Anfiteatro Romano, l’Orto dei Cappuccini (nel quale vi è una cava utilizzata per la costruzione dell’Anfiteatro, in seguito utilizzata come carcere e infine come cisterna) e la cosiddetta Villa di Tigellio, un’area archeologica che presenta i resti di alcune domus romane e di un coevo edificio termale. L’Orto ospita tre cisterne di epoca romana in buono stato di conservazione, di cui una visitabile. Il giardino è ricco di specie floreali rare considerate tra le più belle d’Europa; tra i sentieri verdi dell’orto conoscerete le varie specie di aloe, provenienti dalle regioni semiaride del sud Africa, Madagascar e Arabia, varie piante medicinali e delle piante commestibili, dalle molteplici proprietà e caratteristiche.
Sardinia's most long-established saltworks stretches across the 2700 hectares of the Santa Gilla basin: for almost 90 years, mankind and nature have been working in perfect synergy thanks to the far-sighted ambition of engineer Luigi Conti Vecchi who, in the late 1920s, implemented a pioneering project to reclaim the basin by building an immense saltworks and, in the process, contributing to the economic and social development of this depressed area on the outskirts of the city. There arose a flourishing, virtuous and forward-looking business: an eco-sustainable, self-sufficient chemical plant around which orbited a ‘salt community’ endowed with houses, schools and recreational facilities for the families of the owners, managers and employees who lived together in the village of Macchiareddu. After the war, in the 1970s, the complex was sold to SIR Rumianca and in 1984, following the oil crisis and resultant industrial slow-down, it was compulsorily sold to Eni, which, over time, launched a project of industrial regeneration and reclamation through Syndial – a company that supplies integrated services in the field of environmental redevelopment – and which in 2017 entrusted to FAI the enhancement of this landscape and its cultural heritage. It is a story into which you can immerse yourself as you walk through the time-honoured executive suite, offices and chemical laboratory, which have been restored to look just as they did in the 1930s. It all adds up to a step back in time, accompanied by large-scale, evocative video-projections in the Workshop and the former Carpenter's Office that re-trace the history and operations of the saltworks and the landscape, which we explore on board a dedicated convoy that meanders along a route taking in saltpans and white mountains of salt, in surroundings that are as unusual as they are memorable, being home to hundreds of pink flamingos. Address: Zona Industriale Macchiareddu, 09032 Assemini CA, Italy Italiano Le saline più antiche della Sardegna si estendono attraverso i 2700 ettari del bacino di Santa Gilla: per quasi 90 anni, l'umanità e la natura hanno lavorato in perfetta sinergia grazie all'ambizione lungimirante dell'ingegnere Luigi Conti Vecchi che, alla fine degli anni '20, ha implementato un progetto pioneristico per bonificare il bacino costruendo un'immensa salina e, nel processo, contribuendo allo sviluppo economico e sociale di questa area depressa alla periferia della città. Nacque un'azienda fiorente, virtuosa e lungimirante: un impianto chimico eco-sostenibile e autosufficiente attorno al quale orbitava una "comunità salina" dotata di case, scuole e strutture ricreative per le famiglie dei proprietari, dei dirigenti e dei dipendenti che vivevano insieme nel villaggio di Macchiareddu. Dopo la guerra, negli anni '70, il complesso fu venduto a SIR Rumianca e nel 1984, in seguito alla crisi petrolifera e al conseguente rallentamento industriale, fu ceduto obbligatoriamente ad Eni, che nel tempo lanciò un progetto di rigenerazione e bonifica industriale attraverso Syndial - una società che fornisce servizi integrati nel campo della riqualificazione ambientale - e che nel 2017 ha affidato al FAI la valorizzazione di questo paesaggio e del suo patrimonio culturale. È una storia in cui puoi immergerti mentre cammini attraverso la suite executive, gli uffici e il laboratorio chimico, che sono stati restaurati per apparire esattamente come negli anni '30. Tutto ciò si traduce in un salto indietro nel tempo, accompagnato da proiezioni video su grande scala e evocative nel Workshop e nell'ex ufficio del carpentiere che ricostruiscono la storia e le operazioni delle saline e del paesaggio, che esploriamo a bordo di un un convoglio dedicato che si snoda lungo un percorso che sale in saline e montagne di sale bianche, in ambienti tanto insoliti quanto memorabili, che ospitano centinaia di fenicotteri rosa. Indirizzo: Zona Industriale Macchiareddu, 09032 Assemini CA, Italy
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Saline Conti Vecchi
Saline Conti Vecchi
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Sardinia's most long-established saltworks stretches across the 2700 hectares of the Santa Gilla basin: for almost 90 years, mankind and nature have been working in perfect synergy thanks to the far-sighted ambition of engineer Luigi Conti Vecchi who, in the late 1920s, implemented a pioneering project to reclaim the basin by building an immense saltworks and, in the process, contributing to the economic and social development of this depressed area on the outskirts of the city. There arose a flourishing, virtuous and forward-looking business: an eco-sustainable, self-sufficient chemical plant around which orbited a ‘salt community’ endowed with houses, schools and recreational facilities for the families of the owners, managers and employees who lived together in the village of Macchiareddu. After the war, in the 1970s, the complex was sold to SIR Rumianca and in 1984, following the oil crisis and resultant industrial slow-down, it was compulsorily sold to Eni, which, over time, launched a project of industrial regeneration and reclamation through Syndial – a company that supplies integrated services in the field of environmental redevelopment – and which in 2017 entrusted to FAI the enhancement of this landscape and its cultural heritage. It is a story into which you can immerse yourself as you walk through the time-honoured executive suite, offices and chemical laboratory, which have been restored to look just as they did in the 1930s. It all adds up to a step back in time, accompanied by large-scale, evocative video-projections in the Workshop and the former Carpenter's Office that re-trace the history and operations of the saltworks and the landscape, which we explore on board a dedicated convoy that meanders along a route taking in saltpans and white mountains of salt, in surroundings that are as unusual as they are memorable, being home to hundreds of pink flamingos. Address: Zona Industriale Macchiareddu, 09032 Assemini CA, Italy Italiano Le saline più antiche della Sardegna si estendono attraverso i 2700 ettari del bacino di Santa Gilla: per quasi 90 anni, l'umanità e la natura hanno lavorato in perfetta sinergia grazie all'ambizione lungimirante dell'ingegnere Luigi Conti Vecchi che, alla fine degli anni '20, ha implementato un progetto pioneristico per bonificare il bacino costruendo un'immensa salina e, nel processo, contribuendo allo sviluppo economico e sociale di questa area depressa alla periferia della città. Nacque un'azienda fiorente, virtuosa e lungimirante: un impianto chimico eco-sostenibile e autosufficiente attorno al quale orbitava una "comunità salina" dotata di case, scuole e strutture ricreative per le famiglie dei proprietari, dei dirigenti e dei dipendenti che vivevano insieme nel villaggio di Macchiareddu. Dopo la guerra, negli anni '70, il complesso fu venduto a SIR Rumianca e nel 1984, in seguito alla crisi petrolifera e al conseguente rallentamento industriale, fu ceduto obbligatoriamente ad Eni, che nel tempo lanciò un progetto di rigenerazione e bonifica industriale attraverso Syndial - una società che fornisce servizi integrati nel campo della riqualificazione ambientale - e che nel 2017 ha affidato al FAI la valorizzazione di questo paesaggio e del suo patrimonio culturale. È una storia in cui puoi immergerti mentre cammini attraverso la suite executive, gli uffici e il laboratorio chimico, che sono stati restaurati per apparire esattamente come negli anni '30. Tutto ciò si traduce in un salto indietro nel tempo, accompagnato da proiezioni video su grande scala e evocative nel Workshop e nell'ex ufficio del carpentiere che ricostruiscono la storia e le operazioni delle saline e del paesaggio, che esploriamo a bordo di un un convoglio dedicato che si snoda lungo un percorso che sale in saline e montagne di sale bianche, in ambienti tanto insoliti quanto memorabili, che ospitano centinaia di fenicotteri rosa. Indirizzo: Zona Industriale Macchiareddu, 09032 Assemini CA, Italy
Address: Giardino sonoro in San Sperate Born 15 March, 1942 in San Sperate, a small village in the southern part of Sardinia, Pinuccio Sciola traveled and studied around the world, in places such as Florence, Salzburg, Madrid, and Paris, before returning back to his native land. The Sardinian artist gained wide recognition for his rock sculptures, which have been shown in various exhibitions worldwide, including the Venice biennale, and Renzo Piano’s parco della musica in Rome, where he contributed with one piece. Particularly known for his ‘sound stones’, Sciola was able to make rocks ‘sing’ by carving patterned fissures onto them with a circular saw. Pinuccio Sciola, who passed away in 2016, first presented his ‘sound stones’ in 1996 at the ‘Time in Jazz’ festival in Berchidda, where he performed with swiss percussionist Pierre Favre, and then again in 2003, where he played the rocks with italian trumpeter Paolo Fresu in front of Assisi’s basilica San Francesco. When struck, his sculptures produce various sounds similar to those of bells, drums, and gongs, evoking a mystical atmosphere from a prehistoric time. Bringing together past and present, the artist has manged to release sounds that for millennia have been trapped inside the material itself. Nato il 15 marzo 1942 a San Sperate, un piccolo villaggio nella parte meridionale della Sardegna, Pinuccio Sciola viaggiò e studiò in tutto il mondo, in luoghi come Firenze, Salisburgo, Madrid e Parigi, prima di tornare nella sua terra natale. L'artista sardo ha ottenuto ampio riconoscimento per le sue sculture di roccia, che sono state esposte in varie mostre in tutto il mondo, tra cui la biennale di Venezia, e il parco della musica di Renzo Piano a Roma, dove ha contribuito con un pezzo. Particolarmente noto per le sue "pietre sonore", Sciola è stato in grado di far cantare le rocce scolpendole con una sega circolare. Pinuccio Sciola, scomparso nel 2016, ha presentato per la prima volta le sue "pietre sonore" nel 1996 al festival "time in jazz" a berchidda, dove si è esibito con il percussionista svizzero pierre favre, e poi di nuovo nel 2003, dove ha suonato le rocce con trombettista italiano paolo fresu davanti alla basilica di assisi san fancesco. quando colpito, le sue sculture producono suoni simili a quelli di campane, tamburi e gong, evocando un'atmosfera mistica da un tempo preistorico. riunendo passato e presente, l'artista ha maneggiato per rilasciare suoni che per millenni sono stati intrappolati all'interno del materiale stesso.
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Giardino Sonoro - Pinuccio Sciola
Via Oriana Fallaci
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Address: Giardino sonoro in San Sperate Born 15 March, 1942 in San Sperate, a small village in the southern part of Sardinia, Pinuccio Sciola traveled and studied around the world, in places such as Florence, Salzburg, Madrid, and Paris, before returning back to his native land. The Sardinian artist gained wide recognition for his rock sculptures, which have been shown in various exhibitions worldwide, including the Venice biennale, and Renzo Piano’s parco della musica in Rome, where he contributed with one piece. Particularly known for his ‘sound stones’, Sciola was able to make rocks ‘sing’ by carving patterned fissures onto them with a circular saw. Pinuccio Sciola, who passed away in 2016, first presented his ‘sound stones’ in 1996 at the ‘Time in Jazz’ festival in Berchidda, where he performed with swiss percussionist Pierre Favre, and then again in 2003, where he played the rocks with italian trumpeter Paolo Fresu in front of Assisi’s basilica San Francesco. When struck, his sculptures produce various sounds similar to those of bells, drums, and gongs, evoking a mystical atmosphere from a prehistoric time. Bringing together past and present, the artist has manged to release sounds that for millennia have been trapped inside the material itself. Nato il 15 marzo 1942 a San Sperate, un piccolo villaggio nella parte meridionale della Sardegna, Pinuccio Sciola viaggiò e studiò in tutto il mondo, in luoghi come Firenze, Salisburgo, Madrid e Parigi, prima di tornare nella sua terra natale. L'artista sardo ha ottenuto ampio riconoscimento per le sue sculture di roccia, che sono state esposte in varie mostre in tutto il mondo, tra cui la biennale di Venezia, e il parco della musica di Renzo Piano a Roma, dove ha contribuito con un pezzo. Particolarmente noto per le sue "pietre sonore", Sciola è stato in grado di far cantare le rocce scolpendole con una sega circolare. Pinuccio Sciola, scomparso nel 2016, ha presentato per la prima volta le sue "pietre sonore" nel 1996 al festival "time in jazz" a berchidda, dove si è esibito con il percussionista svizzero pierre favre, e poi di nuovo nel 2003, dove ha suonato le rocce con trombettista italiano paolo fresu davanti alla basilica di assisi san fancesco. quando colpito, le sue sculture producono suoni simili a quelli di campane, tamburi e gong, evocando un'atmosfera mistica da un tempo preistorico. riunendo passato e presente, l'artista ha maneggiato per rilasciare suoni che per millenni sono stati intrappolati all'interno del materiale stesso.

Artigianato sardo

l ceramista sardo Luigi Nioi nasce ad Assemini, in provincia di Cagliari, nel 1936. Figlio di un ceramista inizia a lavorare come torniante a soli 9 anni. Definito il principe dei tornianti e più volte premiato in concorsi nazionali ed internazionali realizza, nel suo laboratorio di via Carmine 91, fondato all'inizio degli anni Sessanta, terrecotte d'uso e ornamentali, generalmente parzialmente smaltate, decorate con moduli zoomorfi e floreali ispirati alla ceramica tradizionale sarda. Come gli antichi vasai esegue la lavorazione della ceramica dall'estrazione e la preparazione dell'argilla alla tornitura, alla biscottatura alla smaltatura per immersione o aspersione, fino alla realizzazione del pezzo finito. Nel 1981 vince il primo premio al Concorso per Tornianti di Faenza Luigi di Nioi muore nel dicembre del 2017 CERAMICHE ARTISTICHE NIOI INDIRIZZO 91, Via Carmine - 09032 Assemini (CA)
Ceramiche Artistiche Nioi
91 Via Carmine
l ceramista sardo Luigi Nioi nasce ad Assemini, in provincia di Cagliari, nel 1936. Figlio di un ceramista inizia a lavorare come torniante a soli 9 anni. Definito il principe dei tornianti e più volte premiato in concorsi nazionali ed internazionali realizza, nel suo laboratorio di via Carmine 91, fondato all'inizio degli anni Sessanta, terrecotte d'uso e ornamentali, generalmente parzialmente smaltate, decorate con moduli zoomorfi e floreali ispirati alla ceramica tradizionale sarda. Come gli antichi vasai esegue la lavorazione della ceramica dall'estrazione e la preparazione dell'argilla alla tornitura, alla biscottatura alla smaltatura per immersione o aspersione, fino alla realizzazione del pezzo finito. Nel 1981 vince il primo premio al Concorso per Tornianti di Faenza Luigi di Nioi muore nel dicembre del 2017 CERAMICHE ARTISTICHE NIOI INDIRIZZO 91, Via Carmine - 09032 Assemini (CA)
Collezione del Centro Pilota per la Ceramica La Collezione di Ceramiche Artistiche sita all’interno dei locali del Centro Pilota per la Ceramica è composta da 254 opere provenienti dalle zone più rinomate di produzione ceramica italiana. Essa è il frutto di 8 edizioni di concorsi nazionali organizzati dal Comune di Assemini, e rappresenta, con ceramiche tradizionali e innovative, quasi tutte le città facenti parte dell’Associazione Italiana Città della Ceramica. Il Centro Pilota per la Ceramica ospita anche una mostra mercato permanente dei ceramisti locali, offrendo ai visitatori la possibilità di ammirare e acquistare un prodotto di alto livello artistico-artigianale garantendone la tipicità che la qualità. Collezione del Centro Pilota per la Ceramica via Lazio Assemini
MUSEO DELLA CERAMICA CONTEMPORANEA
Via Lazio
Collezione del Centro Pilota per la Ceramica La Collezione di Ceramiche Artistiche sita all’interno dei locali del Centro Pilota per la Ceramica è composta da 254 opere provenienti dalle zone più rinomate di produzione ceramica italiana. Essa è il frutto di 8 edizioni di concorsi nazionali organizzati dal Comune di Assemini, e rappresenta, con ceramiche tradizionali e innovative, quasi tutte le città facenti parte dell’Associazione Italiana Città della Ceramica. Il Centro Pilota per la Ceramica ospita anche una mostra mercato permanente dei ceramisti locali, offrendo ai visitatori la possibilità di ammirare e acquistare un prodotto di alto livello artistico-artigianale garantendone la tipicità che la qualità. Collezione del Centro Pilota per la Ceramica via Lazio Assemini

Offerta gastronomica

Adoro i dolci sardi di Maurizio!!! I dolci pardule e ciambelle sono i miei preferiti =P Il Pastificio Nonna Claudia opera nel rispetto della tradizione con passione. Il pastificio propone un'ampia gamma di prodotti, che passa dai formati tipici della terra di Cagliari a quelli regionali. Il Pastificio Nonna Claudia è specializzato nella preparazione di pasta fresca all'uovo e senza uovo, pasta ripiena e tortellini. Pastificio artigianale. Prodotti: amaretti, amaretti morbidi, ciambelle, dolci sardi, gueffus, pabassinas, panadas, panade, pardulas, pasta all'uovo, pasta di grano, pasta di semola di grano duro, pasta ripiena, ravioli. Servizi: produzione pasta. Visitate il nostro sito web: www.pastificiononnaclaudia.it. Seguiteci sulla nostra pagina Facebook Pastifico Nonna Claudia. PASTIFICIO NONNA CLAUDIA INDIRIZZO Via Carmine, 20/B - 09032 Assemini (CA) NUMERO DI TELEFONO
Pastificio Nonna Claudia Assemini
20 Via Carmine
Adoro i dolci sardi di Maurizio!!! I dolci pardule e ciambelle sono i miei preferiti =P Il Pastificio Nonna Claudia opera nel rispetto della tradizione con passione. Il pastificio propone un'ampia gamma di prodotti, che passa dai formati tipici della terra di Cagliari a quelli regionali. Il Pastificio Nonna Claudia è specializzato nella preparazione di pasta fresca all'uovo e senza uovo, pasta ripiena e tortellini. Pastificio artigianale. Prodotti: amaretti, amaretti morbidi, ciambelle, dolci sardi, gueffus, pabassinas, panadas, panade, pardulas, pasta all'uovo, pasta di grano, pasta di semola di grano duro, pasta ripiena, ravioli. Servizi: produzione pasta. Visitate il nostro sito web: www.pastificiononnaclaudia.it. Seguiteci sulla nostra pagina Facebook Pastifico Nonna Claudia. PASTIFICIO NONNA CLAUDIA INDIRIZZO Via Carmine, 20/B - 09032 Assemini (CA) NUMERO DI TELEFONO